Album da recuperare del 2022. EP 2

Continuiamo l’esplorazione musicale del 2022 con altri cinque album, alcuni decisamente underground, altri poco conosciuti in italia. In questo nuovo articolo voliamo tra l’Emilia Romagna, gli Stati uniti e l’Olanda. Su Spotify potrete trovare una selezione tra i brani presenti in questi album, non dimenticate inoltre di seguire Humus su intagram.

Netn-self titled(autoprodotto)

Genere: noiserock,
Voto
5,5

I Netn sono un gruppo ferrarese attivo dal 2016 dedito ad una musica tra il Noise Rock più scarno e quello pomposo magniloquente. Il nuovo ep presenta diverse frecce nell’arco dei nostri ma ancora poca maestria nel saperle usare. I brani sono ottimi nelle singole parti però non riescono mai a fare il salto di qualità, vanno tutti avanti un pò col pilota automatico, i riff e le parti ritmiche non trovano mai compimento pieno in nessun brano, funzionano solo alcune strofe. Un miglioramento del songwriting potrebbe dare risultati davvero soddisfacenti.

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Upupayama-the golden pond

Genere: folk prog,rock psichedelico, acid rock
Voto 6

Upupajama è il progetto di Alberto Ferrari, chitarrista parmense che dalle note sentite in the golden pond tenta di unire Folk dai retaggi prog riscontrabile ad esempio nei Comus, musica folk giapponese e neo psichedelia associabile all’operato di gruppi come Kgatlw ed oh sees. Non mancano di certo riferimenti al fantasy-i titoli e i testi sono integrati in una lingua inventata dall’artista. Tutte queste influenze vengono ben espresse negli artwork, sintetizzate con lo stesso stile visivo, musicalmente invece necessitano di una qualche elaborazione. I brani presenti in “The golden Pond” sembrano realizzati partendo da elementi comuni che nel complesso non riescono a dare forza all’intero album, rimangono ancorati alla tecnica esecutiva e ad un’ispirazione che può offrire molto di più.

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Desperately Imagining Someplace Quiet

Genere: twee pop, noise rock, space rock
Voto 7

I Disq sono stati una bella sorpresa nel 2022. Giovanissimi-credo siano tutti intorno ai 18 anni- iniziano la loro carriera praticamente bambini con l’ep Disq 1 dove cominciarono a mostrare l’ampio ventaglio d’influenze che caratterizzano il loro attuale sound.
I dodici brani di “Desperately Imagining Someplace Quiet” creano un insieme organico tra Twee Pop adolescenziale, determinazione Noise Rock, profondità cantautoriale nella scrittura dei testi ed astrazione riversata negli elementi riconducibili allo Space rock. Evidenti le influenze, in primis quelle dei Sonic Youth e dei Pixies. Dietro queste però è piacevole sentire una certa famigliarità con i mezzi e nessuna rigidità esecutiva. Una grande speranza per il futuro.

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Abel Naturlich- Smug

Genere:prog pop, comedy , hyperpop
VOTO 6,8

Abel Naturlich è un musicista olandese arrivato al suo secondo album solista con l’omonimo ep del 2021. Il musicista è pure membro dei personal trainer, band post punk di Amsterdam con cui ha pubblicato lo stesso anno il primo lp dove lui suona le tastiere.
Lo stile di Naturlitch è riconducibile al cosidetto Geek Rock, Rock progressivo con le radici nel cabaret e nei jingle pubblicitari che integra al suo interno spunti sonori ripresi dalla quotidianeità. Le canzoni di Naturlitch ricordano in particolar modo le sigle dei cartoni animati e le musichette dei videogame, dieci tracce frenetiche e rocambolesche che esondano energia ed ironia.

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Arvid – Pyreburning

Genere:dream pop, space pop, psichedelia
VOTO 6,8

Luke Ross è un musicista di Rochester, una città nello stato di New York. Arvid è il suo progetto musicale, autoprodotto, iniziato nel 2014 con l’album “Old Factory Living”, e rappresenta una ricerca sonora che si muove nei territori del Dream Pop e della Neopsichedelia. La copertina, realizzata dallo stesso artista, ritrae una comunità di scimmie che costriscono un rogo ed usa uno stile sia alla pittura tardomedievale e riporta alla mente film come 2001 odissea nello spazio e il pianeta delle scimmie. Il nuovo album Pyreburning è completamente incentrato sull’elettronica, esistono ancora elementi cantautoriali alla base-i primi 4 brani sono a tutti gli effetti una canzone voce-chitarra- ma questi vengono sempre frammentati e distorti dall’elettronica. L’album si conclude con la “Suite” Space/ambient “The Pyre”, brani che raccontano le fasi del rogo rappresentato in copertina. Quantomeno desta curiosità.

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