Blue, dentro la mente sognante d’un introverso.

VOTO:7,2

Kremer è uno di quegli artisti che ti ritrovi per caso su Bandcamp, cercando tra le categorie. Nessuna intervista, nessuna descrizione, solo una trascuratissima pagina Instagram dove mette alcuni scatti rubati dalla quotidianità d’un diciannovenne di Minneapolis.
Kremer comincia nel 2019 a pubblicare materiale inedito sia su Soundcloud che su Bandcamp e da questo traspaiono sonorità simili ad artisti come Bill Callahan, Tomberlin e Modern Nature, il tutto però riletto in chiave do it yourself, perché si, la musica di Kremer è rigorosamente homemade.

L’album parte con “Earthmover”, dove una chitarra slabbrata suonata a libitum sorregge un cantato sofferente e sottovoce, un leggerissimo piano arricchisce il brano donando leggerezza. Sembra quasi un canto propiziatorio nella sua andatura ossessiva. “24 hours” si basa anche questa su una chitarra ritmica che viene in questo caso inglobata da un insieme eterogenero di suoni; sporadiche trombe, un ronzio che ricorda gli archi, non è chiaro se siano strumenti veri o siano ricreati con degli espedienti produttivi.
“Another Song for the ghosts” sulla classica chitarra ritmica aggiunge dei disturbi elettronici e dei bell. La successiva Campers è il brano più lungo di tutto l’album ed il più sperimentale: trattasi di una lunga litania psych pop dove ad una base creata con un organo, quasi una monodia, si aggiunge quello che sembra il suono di un pianoforte giocattolo violentemente colpito-viene mantenuto il rumore dei colpi sui tasti- e rarissime note discordanti alla chitarra. “Awestruck” affianca alla classica base ritmica della chitarra incursioni noise ottenute martoriando chitarre e Synth. il brano si conclude con un crescendo in dissonanza dove la voce del cantante si mischia ad un sempre più alto cloud di rumori ed una finale sirena di nave che va in dissolvenza.
I difetti potrebbero essere forse gli stessi che hanno il Thom Yorke e lo J Mascis cantautore, un eccessiva monotonia nel mood dell’album. Questo difetto è messo in luce anche dalla reiterazione delle soluzioni nelle parti distorte. Al di la di ciò ottima prova per un diciannovenne che si spera avrà ancora tanto da produrre in futuro.

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