VOTO:75/100
Ci sono album che, nonostante l’apparente calma, grondano di una vitalità disarmante. Nel caso di “Crudo”, primo album solista del progetto solista di Niccolò Gruciani Cru fuori con V4V Records dal 25 febbraio 2022 gode di una vitalità che riprende sia da una tradizione ancestrale che dalla voglia di sperimentare e trovare nuove soluzioni sonore.
L’autore da anni Milita nei C+C= Maxigross e con la band ha valicato palchi anche importanti come il Coachella. La sua band madre traeva in parte ispirazione sia dal beat classico italiano (i Camaleonti, i Dik Dik) che dall’alternative folk anglosassone anni ’90/’00. Cru è un progetto di pensieri liberi, i brani sembrano partire da dei concetti per poi evolversi progressivamente facendosi strada istintivamente.
L’album gode appunto di sonorità ibride: tutti i brani che lo compongono sono creati con spunti che vengono dalla musica etnica, dal folk e dalla psichedelia. Il lavoro è stato completamente registrato in presa diretta per poi vedere aggiunte in post produzione tutte le parti elettroniche. Questa scelta rende i brani carichi d’atmosfera e i suoni viscerali. Musica e testi sono strettamente correlati nelle dinamiche. Le ritmiche sono tutte corpose e danno spessore alle canzoni, come le splendide linee di basso di “Germina” e della successiva “Dentro al Momento” così come la pseudo marcetta della seconda.
“Su e Giù” è un brano che mette in evidenza le influenze etniche di Cru, unisce un testo con giro di chitarra folk a dei campionamenti al limite del Drone, in questo brano sono evidenti le influenze Battistiane dell’ artista. Pezzo significativo dell’album è “Mirò” che inizia come un canto etnico gutturale per concludersi in maniera totalmente libera.
Crudo è un album istintivo e poetico con cui l’artista vuole esprimere concetti risalenti alla notte dei tempi in maniera del tutto personale. Pulsante e avvolgente.
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