FAWN, POST HARDCORE DA CAMERA

 

artwork by Rob Mattson

VOTO: 85/100



I sottogeneri del punk hardcore nati negli anni 90 hanno sempre avuto un filo conduttore che li accomuna:la sperimentazione. I Foxtails sono una delle più recenti band emerse dalla foltissima scena emo del midwest statunitense, vengono dal Connecticut e da circa 8 anni portano in giro per gli Stati Uniti la loro musica con quattro album prodotti fino al nuovissimo Fawn, pubblicato per la Skeleton Lighting il 14 gennaio 2022.

La nuova formazione vede l’aggiunta di un violinista-non è una novità vedere uno strumento classico dentro un gruppo emo/post hardcore- e questa scelta aumenta considerevolmente il range sonoro del gruppo che già col precedente Querida Jija aveva fatto benissimo con una comune formazione a tre.


La cantante Megan Cadena come nel precedente album continua a suonare il basso mentre gli altri due storici membri si dilettano anche con sintetizzatore e glockenspie.Il risultato è un emo dalle tinte post rock, canzoni cangianti, sfaccettate, un vertiginoso viaggio tra intermezzi melodici ed esplosioni catartiche.

La voce di Cadena passa da uno straziante screaming al melodico fino allo spoken word, testi che sono uno scavarsi dentro e provare sofferenza per quello che succede intorno.

La batteria ha un ritmo irregolare che da ad ogni brano quell’aspetto di incertezza che ogni canzone vuole trasmettere, il violino invece irrompe nei momenti più toccanti di ogni brano, andando a evidenziare il pathos e lo sforzo emotivo di cui quest’album si fa carico.

Album da avere e brani da ascoltare e riascoltare, il mondo dei Foxtails e lungi da essere conosciuto.

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