cover di @ irisbaram

VOTO 79/100

Gazing è il lavoro d’esordio dei The Cloud Of I, uscito il primo ottobre scorso per la Batov Record.
Band israeliana nata in piena pandemia, vede come leader l’artista Yuri Shafiri, musicista e polistrumentista che negli anni ha fatto parlare di se per le sue esperienze con gli Israeliani The White Screens e i Tuchi Satellites, due ottimi esempi di riproposizione delle sonorità synth pop in chiave mediorientale.
La cantautrice mette in musica la sua origine multiculturale: ebrea irachena da parte di madre e lettone lituana da parte di padre, suona una musica dove l’introspezione del folk inglese sposa la musica mediorientale e la musica sacra monotonale incontra la musica psichedelica.

“Sod” parte con una chitarra di chiara ispirazione folk(sponda Nick Drake), una batteria dal piglio jazz, la voce che si porta dietro un grande carico di sacralità e i campionamenti irrompono come leggeri bagliori. La successiva “The cloud of i” è il brano più elaborato del lavoro. A un sitar d’apertura si uniscono delle percussioni. Delle leggerissime evoluzioni ritmiche e il tempo irregolare accompagnano l’ascoltatore fino alla sezione strumentale, pura improvvisazione space psichedelica. “Sail Away” è il pezzo più synth-pop del lavoro e mostra le esperienze pregresse dell’autrice mentre “Hole of time” ritorna nel folk intimista, puntellato in questo caso da cesellature elettroniche che somigliano a chiodi di garofano galleggianti in una gustosa e delicata zuppa.
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HUMUS