Voto: 71/100
“Cani, stelle e videotape” è l’ep d’esordio dei Granelli, autoprodotto e pubblicato oggi 31 gennaio 2022.Col loro debutto i Granelli hanno cercato di sondare le loro sensazioni e il loro vissuto dando alle loro domande una risposta. Tutte le canzoni dell’ep sono uno scavarsi dentro e cercare di mettere ordine alle proprie emozioni e alle assurdità del quotidiano.
Le sonorità dei Granelli riprendono il rock melodico tipico italiano-Stadio, Nomadi e Max Gazzè- con delle idee che arrivano dal rock elettronico al di la dei confini visto l’uso delle tastiere e dei sintetizzatori non banale, ricordando sonorità dei Killers, dei Placebo e volendo andare indietro nel tempo dai Marillion, veri paladini del rock radiofonico sofisticato.
La band con questo lavoro ha cercato di non lasciare nulla al caso: una sezione ritmica variegata e ricercata mai progressive, degna di una qualsiasi band arena rock, gli strumenti sono tutti caratterizzati da una ricerca sulle sonorità finalizzate al racconto-la chitarra che passa da un giro bossa nova nell’intro di “Polare” a giri più rockeggianti, le tastiere fanno da contorno melodico arricchendo lo spettro sonoro dei brani.
I riff dei brani sono composti anche da cinque differenti giri, aspetto che stimola la curiosità dell’ascoltatore e fa da collante tra le tracce creando così un ep solido, non un insieme di canzoni messe insieme senza un nesso.
Le note stonate sono tutte nella produzione e nella parte grafica. La copertina è abbastanza approssimativa, non contribuisce per nulla a mostrare il concept che si cela nei brani che l’album contiene, inoltre il mixaggio diverse pecche, suoni ovattati con un pizzico di eco che spengono i brani levando loro un po’ di appeal.
“Cani, stelle e videotape“ può condiderarsi un esercizio di songwriting dove la band ha provato a unire le loro influenze in un qualcosa di personale, aspetto che per un debutto e per il genere proposto basta e avanza.
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