KINDERGARTEN, EMOZIONI SULLE MONTAGNE RUSSE

VOTO:69/100

Kindergarten è il secondo lavoro della band pugliese Stain, autoprodotto, disponibile online dal 13 ottobre 2021. L’alternative rock per sua natura è un genere che è dedito alla sperimentazione. Gli anni 90 sono stati la culla di vari generi musicali che dal 2000 in poi hanno rappresentato un enorme calderone al quale attingere e ancora oggi rappresentano una grandissima fonte di ispirazione. Il nuovo album degli Stain si potrebbe leggere seguendo tre linee guida: nelle sei tracce che constituiscono l’album troviamo l’emo prog stile American Football molto virato verso l’emo-la voce infatti sta sempre al confine con lo screamo-, il math rock d’estrazione psichedelica degli Yo La tengo e l’indie folk alla Belle e Sebastian. Queste influenze si presentano in tutti i brani, caratterizzati da un accostarsi di atmosfere anche molto diverse le une dalle altre.

Ogni brano gode di un esuberanza in sede d’arrangiamento, suoni molto ricchi, caratterizzati sia da parti strumentali registrate facendo suonare contemporaneamente vari strumenti nella stessa stanza che dalla scelta di inserire nella registrazione voci e rumori riprese durante la fase lavorativa.
Ascoltare Kindergarten è in qualche modo un esperienza che ti stordisce: le sezioni musicali sono montate in modo tale da creare molto pathos, sembra quasi di stare dentro un parco giochi, camminare in mezzo alle attrazioni, venire investito da suoni, profumi, il chiacchericcio delle persone e provare dei momenti d’adrenalina andando nelle giostre, effetto che rende l’album piacevole anche negli ascolti successivi.
Il disco difetta forse ancora di troppo citazionismo. Il suono, benché avvalorato da una grande conoscenza tecnica, può considerarsi ancora come troppo legato alle influenze sopra citate. La band sta ancora cercando una sua personalità e la strada che ha intrapreso potrebbe rivelarsi particolarmente interessante.
HUMUS
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