artwork di Henrik Mikkelsgård
VOTO:81/100
“Duck” è il debutto discografico dei Norvegesi Porto Geese, pubblicato il 15 ottobre per la Sheep Chase Records.
Il debutto dei Porto Geese è l’ennesimo album che si rifà al post punk di inizi anni 80. La musica dei Porto Geese è un insieme di Dark Wave, noise rock e rock psichedelico. Queste influenze producono un album energico, elegante e a tratti furioso, un attitudine quasi garage nell’esecuzione dei brani.
Le canzoni che compongono l’album avanzano compatte ed intense. Tutte le canzoni sono molto viscerali, quasi di sfogo, la varietà di suoni e la spontaneità d’esecuzione tengono lontano lo spettro della noia dando piacevolezza d’ascolto anche nei momenti più stridenti.
I brani hanno in comune un attitudine orientaleggiante delle melodie, spesso sporcate da continui elementi di disturbo e prontamente polverizzate nelle sezioni strumentali dei brani, dove i livelli di noise sono talemente alti da coprire ogni parvenza di nota prodotta da mano umana.
Ascoltando “Duck”si può riconoscere il vero spirito del movimento post punk, un album che prende lo spirito dei tempi che corrono sotto il punto di vista di due provinciali norvegesi. Una bella scoperta.
Il debutto dei Porto Geese è l’ennesimo album che si rifà al post punk di inizi anni 80. La musica dei Porto Geese è un insieme di Dark Wave, noise rock e rock psichedelico. Queste influenze producono un album energico, elegante e a tratti furioso, un attitudine quasi garage nell’esecuzione dei brani.
Le canzoni che compongono l’album avanzano compatte ed intense. Tutte le canzoni sono molto viscerali, quasi di sfogo, la varietà di suoni e la spontaneità d’esecuzione tengono lontano lo spettro della noia dando piacevolezza d’ascolto anche nei momenti più stridenti.
I brani hanno in comune un attitudine orientaleggiante delle melodie, spesso sporcate da continui elementi di disturbo e prontamente polverizzate nelle sezioni strumentali dei brani, dove i livelli di noise sono talemente alti da coprire ogni parvenza di nota prodotta da mano umana.
Ascoltando “Duck”si può riconoscere il vero spirito del movimento post punk, un album che prende lo spirito dei tempi che corrono sotto il punto di vista di due provinciali norvegesi. Una bella scoperta.
HUMUS