Kiwi666 e la ruvidezza della natura

“Wrong Nature” sono i primi 17 minuti di musica incisa con cui Roberto Andrés Lantadilla alias Kiwi666 si presenta al pubblico, lavoro prodotto da Selvatico dischi.

Prendete un ragazzo padovano di origini cilene con casa a Bologna, una passione per gli strumenti vintage da riparare per ritrovarsi in mano strumenti di alta qualità a bassissimo prezzo e una pandemia mondiale, mischiate tutto e otterrete “Wrong Nature”, un lavoro che ha il sapore della sperimentazione dai sentori vintage, riportando alla mente sia le esperienze più acide del cosidetto sunshine pop ( Velvet Underground su tutti) la Paisley Undergruond e l’indie folk degli anni 90. Il sound retrò che caratterizza il lavoro è frutto sia di una scelta stilistica in fase di mixaggio che degli strumenti usati, tutti con un impronta parecchio artigianale.

Lungo i 7 brani(che in realtà sono 5 se leviamo l’intro e l’outro) e i 17 minuti che compongono l’album si passa da atmosfere costantemente sottovoce, una batteria minimale che scandisce il tempo e una chitarra protagonista lungo tutto il lavoro. A fare da supporto troviamo svariati strumenti, come l’organo Bontempi e quello parsifa e un numero imprecisato di percussioni che rendono il tutto più variegato e genuino.

Artista consigliato a tutti quelli che amano la musica d’atmosfera, suonata bene dove non manca la componente d’improvvisazione.

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HUMUS