Fatto d’argilla: come si modella un essere umano

 foto di Antonio Colavito

Fatto D’Argilla è il nuovo album di Larocca, uscito per Place To Be Records, secondo lavoro del cantautore Pugliese dopo il debutto del 2018 “Contorni”. Rispetto al debutto si può notare un enorme miglioramento nel songwriting dell’artista, un suono più internazionale e moderno pur rimanendo nella tradizione della musica d’autore italiana (un po’ come ha fatto la splendida Emma Nolde col suo debutto).

L’atmosfera che si respira ascoltando “fatto d’argilla” è molto profonda: all’album hanno collaborato diversi musicisti con una grande quantità di strumenti che danno all’album una grande stratificazione e ricchezza di suono, dopo ogni ascolto è possibile notare particolari passati prima in sordina tra cori, campionamenti elettronici e l’uso di strumenti insoliti come il Mellotron e la Kalimba. Tutte le tracce sono accomunate da un pathos che, oltre ad essere cifra stilistica del soul, riprende sia dall’elettronica più introspettiva che dalle sonorità folk mediterranee(“Sei” è il brano esemplare in questo senso) aspetto che tradisce la provenienza di Larocca. Detto questo molto peso lo fa la produzione: ovattata, morbida, al limite dell’etereo che fa sembrare tutte le canzoni come in uno stato di perenne sospensione.

I brani trattano in maniera piuttosto fluida argomenti quali il lasciare la terra natia, l’amore e il peso dei ricordi nella nostra vita, un continuo dialogo tra se stessi e il mondo esterno con tanti azzeccati e accattivanti accostamenti di parole.

Il punto forte dell’album è sicuramente la voce, capace di cambiare metriche e stili in ogni brano, come ad esempio dei sentori trap in “Corrente” e un uso davvero piacevole dell’autotune.

Se volete un po’ di poesia senza rinunciare alla leggerezza della musica pop “Fatto d’argilla” possono essere 25 minuti della vostra vita investiti più che egregiamente.

Ascoltalo qui.

HUMUS