Dalila Kayros e la sua musica tra pulsione primitiva, grazia tecnica e freddezza tecnologica.

Progetto particolare ed originale nell’underground italiano, o più nello specifico in quello dell’elettronica, Dalila Kayros nel suo percorso artistico sembra voler dare forma a sue arcaiche pulsioni utilizzando un ampio range di tecnica vocale ed un elettronica che riprende dalla Techno e la Glitch. Abbiamo fatto lei qualche domanda per approfondire il suo personaggio e il suo approccio all’arte.

Come è nato questo percorso artistico? In Dalila Kayros vedo tante influenze riunite, ad esempio
la deconstructed club, la musica etnica, la Darkwave… come è nato tutto?


Difficile dire precisamente come sia nato tutto, è stata in realtà un’evoluzione lenta in cui ho sperimentato
diverse ramificazioni di una me musicale che non si definisce in uno stile in particolare ma bensì
nell’unione di diversi generi e approcci.
Lo posso spiegare come fosse una trasmutazione alchemica in cui in principio c’era la materia nera, più
legata alla terra e ad un’emozione ruvida che si consuma nell’immediato potrei dire addirittura che
brucia! Successivamente avviene come la nascita di una necessità di esplorare territori più luminosi,
materia bianca che si apre anche ad altre dimensioni oltre alla terrena, più sottili e fredde. Nasce il
bisogno di raffinare più il suono e definire ancor di più il percorso. Attualmente sento come se fossi nata
per una seconda volta. Potrei dire che ”Animami” sia un nuovo principio in cui l’unione di passato e
presente sta aprendo la strada a nuove possibilità sonore che si stanno evolvendo ancora in qualcosa di
diverso che emergerà nel prossimo disco.


La copertina del nuovo album ti ritrae truccata e con il volto costellato di pietre. Il makeup è da
considerarsi parte integrante del tuo progetto. Ti rifai a qualcosa di esistente per crearlo?
Impersonifichi qualcuno nella foto in copertina?


Ogni mio trucco nasce dalla collaborazione con Sofia Usai con la quale si progetta e realizza ogni
maschera. La copertina di ”Animami” in particolare rappresenta simbolicamente la figura del drago che si
manifesta come un’ombra. Non ci riferiamo mai a qualcosa di esistente ma cerchiamo di tradurre in
immagine i simboli più significativi del concept dell’album o del brano per il quale si lavora.

Te vieni dalla Sardegna, un luogo che ha ospitato nella preistoria un popolo ancora oggi
sconosciuto e ricca di miti e personaggi immaginari. La tua musica è una rielaborazione di
queste tematiche?


Preferisco che la mia musica sia libera da caratterizzazioni territoriali di ogni genere, ma essendo l’isola
della Sardegna il mio luogo di nascita, è inevitabile ci sia un’influenza (come è naturale che sia). Con il
mio primo disco NUHK ho svolto un lavoro di ricerca e rielaborazione della lingua in cui prendono vita
alcune leggende legate alla cultura di una Sardegna femminina, lunare e tempestosa. Inseguito, nel
secondo e terzo disco ho preso traiettorie differenti. Non escludo che ci potrei tornare, la scelta sarà in
base al desiderio, senza vincoli.

Come viene composto un tuo brano? Ascoltando i tuoi album sembra tutto molto impostato sul
flusso di coscienza, sembra quasi che i brani vengano ricavati in un secondo momento.


Ogni album ha la sua storia. Nel caso di ”Animami“ il lavoro di composizione è stato condiviso con Danilo
Casti che ha dato un contributo sia in termini di produzione che di arrangiamento.
È capitato di sognare letteralmente alcuni brani, che poi sono stati ricomposti al piano e
successivamente elaborati elettronicamente. Altri sono nati durante le mie lunghe camminate, altri
ancora in studio. Il punto di partenza può essere una linea vocale, un testo o un’idea sonora strumentale.
Di base il lavoro è stato congiunto, sia io che Danilo abbiamo messo in campo composizioni individuali
sulle quali si è svolto poi un lavoro di arrangiamento a quattro mani e a quattro orecchie! Inoltre le idee si
sono consolidate a partire dalle nostre improvvisazioni che seguono proprio il flusso di coscienza.
La composizione è un processo legato al contingente quindi anche ogni brano ha una storia a sé.

Ascolta/compra animami su Bandcamp

Segui l’artista su:

InstagramFacebookYoutube